sciatica: sintomi, cause e rimedi

Sciatalgia o Sciatica: cause, sintomi e rimedi

I termini Sciatalgia o Sciatica sono senza dubbio tra i più abusati in campo medico. In realtà non sono nemmeno perfetti sinonimi visto che con sciatica si fa riferimento più ai sintomi di questa condizione fisica piuttosto che alla patologia nel suo complesso.

Con sciatalgia, infatti, si fa spesso riferimento a un qualsiasi dolore che vada ad interessare la parte bassa della schiena o le gambe. Come vedremo adesso, però, non è propriamente così. Facciamo, quindi, chiarezza sull’argomento partendo dalla definizione stessa di cosa è la sciatalgia.

Cosa è la Sciatalgia

Si parla di Sciatalgia, o appunto sciatica, quando il paziente avverte un dolore alla gamba (principalmente nella sua parte posteriore anche se può irradiarsi fino alla parte anteriore). Abbiamo utilizzato il singolare “gamba” in quando solitamente la sciatalgia colpisce sono una delle gambe, anche se non è escluso che il dolore possa irradiarsi ad entrambe. E’ una condizione che interessa soprattutto le persone tra i 40 ed i 50 anni di età, con una maggiore prevalenza per il sesso maschile.

Si tratta di una condizione che può anche ripresentarsi più volte nella vita di un paziente e che, se non curata adeguatamente, può diventare cronica con un dolore latente, se pur attenuato, sempre presente.

Le origini del dolore, che può coinvolgere anche la parte bassa della schiena ed i glutei, è da rintracciare in una infiammazione del nervo sciatico (da qua il nome sciatica) o ischiatico. Si tratta del nervo più importante del nostro corpo. Parte dal grande adduttore della gamba e controlla tutti i muscoli fino al piede. E’ facile capire, quindi, come una sua infiammazione renda particolarmente difficile il movimento degli arti inferiori e la routine quotidiana.

Le Cause della Sciatalgia

Possono essere molteplici ed è importante il consulto con il medico per capire la corretta gestione terapeutica e gli esami diagnostici cui sottoporsi. Ecco le principali cause della sciatalgia o sciatica.

  • Trauma che interessa la colonna vertebrale. Ad esempio nel caso di un tamponamento con il classico colpo di frusta o un movimento errato nello spostamento di un peso. Tutti i traumi che interessano la colonna vertebrale possono essere causa di sciatalgia;
  • Ernia del disco. Collegato al punto precedente. In presenza di questa patologia può generarsi una compressione sulla radice del nervo ischiatico provocandone una infiammazione. E’ una delle cause più frequenti che originano la sciatalgia o sciatica;
  • Stenosi spinale;
  • Sindrome del Piriforme;
  • Massa tumorale che interessi la regione lombare o la colonna vertebrale.

Sintomi della Sciatalgia

I sintomi della sciatalgia sono spesso facilmente identificabili e, come anticipato, comprendono in particolare gli arti inferiori. Vediamo quali sono:

  • Debolezza muscolare
  • Dolore anche acuto alla gamba
  • Intorpidimento che può arrivare fino al piede.

Sono questi i sintomi principali ma, come in ogni patologia, ogni paziente potrà sperimentare dei sintomi specifici.

Gli accertamenti diagnostici

Per accertare la Sciatalgia il medico può effettuare un esame visivo del paziente, chiedendo di eseguire specifici movimenti. In caso in cui si renda necessario approfondire le cause della sciatalgia al paziente può essere richiesto di sottoporsi a:

  • Raggi X della colonna vertebrale per escludere eventuali fratture soprattutto a seguito di traumi
  • Risonanza magnetica della zona lombo sacrale
  • TAC della colonna vertebrale. L’esame più completo ed affidabile che comporta, però, controindicazioni per il paziente considerando le radiazioni cui si sottopone
  • Elettromiografia, un esame specifico che indaga gli impulsi nervosi del nervo ischiatico e la capacità di controllare la muscolatura delle gambe

I possibili rimedi

Tra i rimedi alla sciatalgia possiamo citare i seguenti:

  • Applicare impacchi freddi entro 48 – 72 ore dai primi sintomi. A dispetto di quanto si possa pensare il freddo contribuisce a contenere l’estendersi dell’infiammazione. E’ importante, però, non prolungare troppo l’applicazione di impacchi freddi, appunto non oltre le 72 ore dalla comparsa dei sintomi;
  • Impacchi caldi. Nel periodo successivo è preferibile passare agli impacchi caldi. Questo perché si consentirà ai muscoli di rilassarsi facilitando il processo di guarigione;
  • Farmaci Miorilassanti, hanno lo stesso compito del punto precedente ossia quello di rilassare la muscolatura;
  • Farmaci FANS, per limitare il dolore soprattutto nelle fasi più acute
  • Farmaci Corticosteroidi in via endovenosa, molto potenti per rimediare all’infiammazione.