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Linguaggio del corpo e comunicazione non verbale
Tutti noi avremo almeno una volta nella vita sentito parlare di linguaggio del corpo, postura e comunicazione non verbale. È infatti noto che il nostro corpo parla tanto quanto la nostra bocca ed esprime le nostre emozioni in diverse situazioni e all’interno delle relazioni interpersonali.
Ma come possiamo capire il linguaggio del corpo e quali emozioni sono correlate ad ogni postura che assumiamo?
Lo abbiamo chiesto al Dott. Colamonico, psicologo a Torino specializzato in terapia cognitivo comportamentale con cui avevamo già parlato di postura ed emozioni.
In questo articolo vedremo il significato di alcune delle posture e le emozioni alle quali sono abbinate grazie ai suggerimenti di un professionista.
Atteggiamento posturale ripiegato
Iniziamo da una delle posture più comuni, detta postura ripiegata. Le caratteristiche di questa postura sono spalle ricurve, mento portato verso il torace e testa china. Questo atteggiamento posturale è tipico di molti adolescenti, delle persone molto alte e solitamente di chi soffre di depressione, ansia e stress. Infatti è evidente come questa postura mostri un atteggiamento di chiusura tipico delle persone che hanno un vuoto interiore, a volte mascherata da una forzata indipendenza.
Atteggiamento posturale chiuso
Simile a quello ripiegato l’atteggiamento posturale chiuso è maggiormente evidente nei confronti e nelle relazioni interpersonali. L’atteggiamento tipico è quello di incrociare le braccia durante una conversazione, dimostrando in maniera evidente il senso di chiusura.
Un dato particolare da tenere in considerazione che può mostrare il senso di sicurezza o insicurezza dell’interlocutore con cui conversiamo è il mostrare o meno i pollici quando vengono intrecciate le braccia. Mostrare i pollici in maniera evidente nei propri atteggiamenti posturali è sinonimo di forte sicurezza infatti.
Postura rigida
Il terzo atteggiamento posturale è molto evidente in tutte le persone rigide e poco flessibili, che hanno necessità di esprimere la propria sicurezza e dominanza. Questa postura è caratterizzata petto in fuori e rigonfio, schiena dritta, testa alta, mento in su e collo rigido.
Come si capisce, appunto, l’individuo dimostra di essere una persona estremamente rigida, che è poco propensa ai cambiamenti o al confronto. Spesso questo atteggiamento posturale può completarsi con le posture di chiusura, come quella esaminata precedentemente.
Esistono decine di atteggiamenti posturali indici di disagi o di emozioni molto forti con cui veniamo ogni giorno in contatto, abbiamo trattato le più importanti, quelle che osserviamo nel nostro quotidiano, con l’augurio di capire di più – attraverso il linguaggio non verbale – dall’interlocutore che abbiamo davanti.